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Lungo le strade d'Europa
1986-2011

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Pectina 2009-2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lungo le strade d'Europa 1986-2011



COMUNICATO STAMPA

PROGETTOLUNGO LE STRADE DEUROPA 1986-2011- FASE VIAGGIO EUROPA


"Lungo le strade d'Europa 1986 - 2011" è un progetto che nasce dall'incontro tra l'associazione di volontariato G-Team Un Aiuto per Aiutare i Bambini OLNLUS ed una grande realtà italiana, MV AGUSTA Motorcycle Art., la quale ha compreso il valore del nostro progetto, dei nostri ideali e dei nostri sforzi e si è resa disponibile a fornirci il loro supporto e a dichiararsi Main Partner.

"Lungo lo strade d'Europa 1986 - 2011" è un progetto con il quale e si vuole portare un aiuto serio e concreto a molti bambini, con il quale si vuole portare l'attenzione su molti argomenti, su quanto accaduto in un passato non lontano da noi, dicendo che con piccoli gesti si può fare qualcosa di grande.

 

Una fase di questo progetto è stato un viaggio lungo le strade d'Europa, concreto, documentato, che con due MV AGUSTA BRUTALE, un camper, un furgone, una videocamera ed una fotocamera, ci ha portati in molti luoghi, attraversando valli, città, monti e colline, per giungere in Bielorussia, al fine d'incontrare e conoscere le realtà umane ed i bambini ai quali avremmo portato il nostro aiuto, al fine d’incontrare nuove realtà meritevoli d’aiuto e dare testimonianza e conoscenza a molte persone al nostro ritorno.

 

Il 10 settembre, 8 volontari sono partiti da Omegna sui passi di Gianni Rodari, sì, la partenza è avvenuta dal parco Rodari – La torta in cielo, condividendo la vicinanza di Rodari ai bambini, proprio da questo luogo simbolico, abbracciato dalla semplicità e bellezza della natura, è iniziato il nostro viaggio, non un viaggio comune, ma un tratto di una strada percorsa insieme, intrisa di volontariato, nel credo della solidarietà vera, quella che non chiede nulla in cambio e che dona con il cuore, nel sacrificio per poter portare un aiuto a molti bambini.

9 giorni, in cui abbiamo attraversato 9 paesi europei, più di 230 bambini incontrati, quasi 6.000 km percorsi, una “giostra” di emozioni, “giostra” poiché ricca di tanti “giri”, “giri” di serietà, d'impegno, di difficoltà, di solidarietà, di volontariato, di condivisione, di tanta allegria, ed intelligenza.

Siamo partiti dall'Italia senza sapere con esattezza cosa ci avrebbe aspettato, ma giorno dopo giorno abbiamo affrontato tutto quanto avveniva ed incontravamo sulla nostra strada.


Lungo i nostri passi vi sono stati molti appuntamenti, ed il primo è stato con la storia, effettuando una visita ai campi di concentramento polacchi di Aushwitz e Birkenau, dove oltre a quanto avevamo appreso dai libri ed ascoltato da chi ha vissuto questi luoghi, abbiamo potuto percepire direttamente le atrocità condotte dall’uomo verso propri simili, luoghi che ancora oggi parlano e per chi vuol ascoltare, hanno molto da dire e quello che tutti abbiamo vissuto, è il silenzio, il silenzio spontaneo, per tutto quanto stavamo rivivendo, immaginando, un silenzio che voleva gridare.

Dopo tre giorni di viaggio, il nostro cuore si riempiva d’emozione e gioia, in quanto arrivavamo Minsk e ci stavamo avvicinando ai bambini, un paese diverso dal nostro, ma vi era qualcosa che ci univa, il desiderio di portare un grande aiuto.



Il primo incontro è stato presso l’istituto “Isola della Speranza”, una realtà molto bella, che ogni giorno ospita più di 40 ragazzi disabili, al fine di poter fornire un supporto alle famiglie durante l’orario lavorativo, cercando di dare spazio e libertà a questi ragazzi, offrendogli altresì la possibilità di esprimersi, realizzando piccoli oggetti artigianali, che si trasformano in fonte di sostentamento per questa struttura
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A fine mattinata eravamo attesi all’istituto di radioprotezione Belrad di Minsk, dove ci accoglieva il sig. Alexey Nesterenko; questo incontro era volto a sottoscrivere il contratto d’aiuto “PECTINA”, un aiuto volto a dare speranze per un futuro migliore a 230 bambini bielorussi, poiché le radiazioni vengono introdotte nel organismo attraverso gli alimenti e colpiscono con il loro potenziale patogeno il fragile sistema immunitario dei bambini ed in molti bambini bielorussi, i radionuclidi hanno raggiunto un valore notevolmente superiore a 20 Bq per chilo, soglia oltre la quale, iniziano a manifestarsi le anomalie genetiche.

Una ricerca eseguita dal professor Vasilyi Nesterenko, fondatore del Istituto di radioprotezione indipendente Belrad, ha evidenziato che alcune sostanze naturali come la pectina, un utile enterosorbente ricavato dalle mele, contribuisca all’espulsione dei radionuclidi assorbiti dall’organismo ed un corpo “libero” da questi elementi, è un corpo che può crescere sano.

Il progetto “PECTINA” consiste:

  • nell’insegnare ai bambini le raccomandazioni elementari di radioprotezione, semplici regole per ridurre al minimo l’assimilazione di elementi inquinanti radioattivi durante la vita quotidiana

  • nell’effettuare un trattamento con la pectina, al fine di ottenere la riduzione dei radionuclidi assorbiti dal corpo

  • nell’effettuare ripetute misurazioni per verificare il tasso inquinamento corporeo presente e certificare l’efficacia del trattamento

Ultimato l’incontro presso Belrad, era giunto il momento di dirigerci a nord-est, per visitare un progetto dell’associazione VCO AIUTA, una casa famiglia, un progetto di grande valore umano, in cui una donna svolge il compito di mamma per 7-8 bambini orfani, offrendogli il calore di una casa e di una famiglia.

Le nostre giornate sono sempre molto lunghe, l’orologio scorre sempre più veloce ed è giunto il momento di scendere a sud, nelle zone contaminate, nella regione di Gomel, per incontrare le scuole, il corpo docente, le realtà territoriali, ma in particolare i bambini che aiuteremo, ed i villaggi individuati per l’aiuto sono quelli di Babichi e Korowatichi.

Non è facile descrivere l’emozione e la commozione che abbiamo vissuto, trovarci nel giardino della scuola di Babichi circondati dai bambini dell’asilo, guardare i loro sorrisi ed occhi grandi, con la consapevolezza della loro innocenza e della realtà territoriale in cui devono vivere e profonda era la nostra gioia nell’essere li, sapendo di poter portare un aiuto per il loro futuro.

L’ultima visita che abbiamo effettuato, è stato qualcosa di molto significativo per noi, in quanto, nel triste anniversario dei 25 anni dall’accaduto, ci siamo recati nel luogo origine di tutto quanto noi oggi stiamo cercando di “combattere”, ci siamo recati a Chernobyl, siamo arrivati ai piedi del reattore n.4, abbiamo visitato Prypiat - la città fantasma, non una visita turistica, ma un incontro con la storia, momenti durante i quali abbiamo vissuto emozioni difficili da “domare” ed a volte molto “dure”, ma assai importanti per poter avere una consapevolezza più concreta di quanto accaduto, in un territori non così lontano da noi e per poter far nascere riflessioni che ci auguriamo possano dare frutti importanti.

Setti giorni sono ormai trascorsi, immense le emozioni vissute ed è giunto il momento di salutare questi luoghi e riprendere la strada, che dopo 35 ore di viaggio, ci avrebbe riportato nel nostro paese, nelle nostre terre, nelle nostre case, con un “bagaglio” culturale ed emotivo importante e non facile da organizzare, ma con la gioia, la consapevolezza e la soddisfazione di aver compiuto dei passi importanti.


Una strada percorsa con orgoglio, l’orgoglio dell’onesta, della semplicità, della solidarietà, del desiderio di portare un aiuto a molti bambini, passi fatti con persone particolari, con due moto speciali, la moto quale emblema d’amicizia ed d’unione, due mezzi che ci ha permesso di vivere un viaggio “libero”, senza barriere, due Brutale, che per contrapposizione di nome, ci hanno permesso di realizzare qualcosa di molto bello, moto che rappresentano il cuore di una grande realtà italiana, MV AGUSTA, che ha voluto parlare con i fatti, credendo e partecipando a questo progetto.

I comportamenti ed i gesti dei Volontari che hanno partecipato a questa fase del progetto “Lungo le Strade d’Europa 1986-2011”, hanno fatto capire a G-Team che non si sta sbagliando nel dire che dove tante piccole mani s'incontrano, può nascere qualcosa d'importante e quando le mani sono grandi come le loro, allora si riesce a realizzare qualcosa di ancor maggiore valore e che non si sta sbagliando a credere che la solidarietà vera, gratuita, sincera, esiste, è rara, ma loro sono la dimostrazione che esiste.

I passi che abbiamo compiuto, sono stati possibili solo grazie a delle persone speciali, a Marco, Fabio, Giancarlo, Riccardo, Cristian, Emmanuele, Mauro e Gabriele, che in tanti mesi ci sono stati vicini con gesti materiali, economici e morali, ai quali va la profonda stima e gratitudine della nostra associazione, sentimenti che rivolgiamo a tutte le persone che forse sono rimaste più nell’ombra, ma che hanno altrettanto dato un contributo molto importante.

Tornati a casa, ora dovremo guardare avanti, ai mesi che ci separano alla conclusione del progetto “Lungo le Strade d’Europa 1986-2011”, un periodo che dedicheremo con ancor maggior forza alla divulgazione di quanto vissuto e concretizzeremo il nostro aiuto al secondo beneficiario di questo progetto, uno dei più importanti istituti pediatrici d’Europa, al quale vogliamo rivolgere la nostra attenzione, l’ospedale pediatrico Giannina Gaslini di Genova.

G-Team Un Aiuto per Aiutare i Bambini ONLUS, a tutte le persone ed a tutte le realtà aziendali che hanno reso possibile questo viaggio, offrendoci aiuti vari, aiuti per la logistica con i mezzi, aiuti mettendoci a disposizione le apparecchiature per la realizzazione delle testimonianze video-fotografiche ed in particolare a tutte le persone e realtà aziendali, che tramite aiuti economici, ci hanno permesso di poter portare un grande aiuto a molti bambini, va la nostra profonda riconoscenza e gratitudine, in quanto noi siamo nulla senza di loro.


G-Team Un Aiuto per Aiutare i Bambini ONLUS