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Chernobyl 26 Aprile 1998 - per non dimenticare



Chenobyl (Ucraina) – 16 km a sud dal confine Bielorusso

Ucraina 26 APRILE 1986; ORE UNA, 23 MINUTI 44 SECONDI

Non un incidente, ma un esperimento (non autorizzato) eseguito dall’uomo, che dopo aver disattivato i dispositivi di sicurezza, ha provocato l’esplosione del reattore n°4 della centrale nucleare di Chernobyl.

25 aprile ore 01:00:00 La potenza del reattore viene diminuita per consentire un esperimento.
25 aprile ore 14:00:00
Il sistema di raffreddamento del nocciolo di emergenza viene disinnestato, violando così i principi di sicurezza.
25 aprile ore 23:00:00 La potenza del reattore scende a 700 mw.
25 aprile ore 00:28:00
Un errore dell'operatore fa scendere troppo la potenza, fino a 30 mw. Il reattore si trova in condizione di instabilità.
26 aprile ore 01:23:04
per proseguire con l'esperimento, l'operatore chiude la valvola di emergenza verso la turbina, l'ultimo sistema di emergenza, che altrimenti avrebbe salvato il reattore.
26 aprile ore 01:23:31
La reattività del nocciolo comincia a crescere. Le barre di controllo non riescono più a bilanciarne l'aumento.
26 aprile ore 01:23:43 La temperatura del nocciolo aumenta in maniera irreversibile.

26 aprile

ore 01:23:44

In 40 secondi la potenza del reattore cresce da 200 a 100.000 mw.

 

 

Il reattore esplode

26 aprile ore 01:23:45
La forza dirompente dell’esplosione danneggia il tetto dell’edificio e fa sollevare il coperchio monoblocco di acciaio, il cui peso era di circa 2.000 tonnellate. Nel ricadere, questo coperchio si adagerà, incastrandosi tra le opere murarie e nel ricadere strapperà violentemente cavi e tubi, causando svariati danni a catena.

 

Passano solo 2 o 3 secondi e segue una seconda esplosione, ancor più violenta.

Divampa un incendio che durerà per parecchi giorni, fino al 7 maggio, xeno, iodio, cesio 134 e 137, plutonio, stonzio, e molte altre sostanze tossiche, in gran quantità si libereranno nell’aria.

La nube radioattiva, per effetto delle condizioni meteorologiche, si sposterà in gran parte sulla Bielorussia, che risulterà poi essere il paese maggiormente colpito.

E' l'inizio di un disastro, il più grande disastro nella storia del nucleare, di gran lunga superiore alla bomba di Hyroshima e Nakasaky e tutto questo causerà molto dolore....

La restituzione dei terreni alla situazione originaria, comincerà solo fra centinaia (300 per il cesio 137) di anni e nel frattempo, la popolazione locale, continuerà' a vivere e nutrirsi dei prodotti della propria terra.

I morti:

accertati, bilancio ufficiale: 65
presunti, stima ufficiale ONU:4 000
presunti, stima massima presentata da Greenpeace: 6 000 000
presunti, stima Verdi Europei: 30 000 ~ 60 000

L’uomo deve avere la forza di superare le difficoltà, ma altresì il coraggio e l’intelligenza di ricordare il passato, per imparare dagli errori commessi e per prendersi le responsabilità dei propri gesti…., in questo caso, continuando a seguire ed aiutare le realtà che ancora oggi soffrono a causa dell’esperimento di Chernobyl.

Non dimentichiamo… e anche per questo motivo, noi siamo andati in Bielorussia, per non dimenticare e abbiamo compiuto il nostro primo viaggio della solidarietà per organizzare il progetto “Pectina 2009”.